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I Lola’s Dead sono un quartetto proveniente da Pistoia; la loro musica è un alternative rock (o, se preferite, alternative post-rock) dalle tinte scurissime, ma fascinose.
“The Broken Weapon society” è una sorta di concept album (in uscita il 19 ottobre) dai risvolti malinconici, un dark trip dall’avvolgente bellezza sonora e molto personale, cantato in lingua inglese.
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Venite con me nel mondo dei Lola’s Dead uomini di poca fede, e ditemi poi se in Italia non ci sono nuove band degne di questo nome!
Oggi nel cortile del condominio rimbomba il suono articolato e devastante dei Lola’s Dead, famiglie di tutte le razze sono indaffarate nei preparativi per le agognate vacanze agostane ed io distraggo la loro pace e la tenue gioia con “Those Who Read Between The Lines”, una bomba serrata di Post-Stoner…
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Ci sono cose che si fanno perchè le si devono fare, costretti dagli eventi, forze superiori, convenzioni, dogmi o rituali di cui spesso si è perso il significato. Poi ci sono cose che si fanno senza pensare. Ad esempio, accendere una sigaretta mentre si guida o giocherellare con le proprie ciocche di capelli come fanno certe ragazze assorte. E infine ci sono cose che si fanno per passione…
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Those Who Read Between the Lines è un piccolo prezioso ep di tre brani realizzato da un gruppo che ha ormai alle spalle una decina d’anni di attività nel mondo underground italico (inizialmente sotto il nome meno attraente di Die Fesche Lola, ispirato dall’estetica berlinese alla Marlene Dietrich).
Non si parla di niente di strabordante né di straordinario, ma di una mezzora di buona musica in bilico tra post-rock, heavy-prog e psichedelia-noise che sarebbe più facilmente accostabile a nomi come Porcupine Tree, A Perfect Circle e Mogwai piuttosto che al paese di pizza, fichi e mandolino…
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I Lola’s Dead sono un gruppo che si rapporta alla musica in prima persona: i Lola’s Dead sono quello che suonano. Non si curano dei generi, non decidono le cose a tavolino, si fanno portare dal momento sino ad approdi che alla partenza nessuno di loro conosce. Edoardo dice che “la pretesa è sempre stata un po’ quella di fare qualcosa di diverso, senza cadere in punte estreme. Alla fine ci siamo trovati su composizioni molte lunghe.” Sentiamo quello che hanno raccontanto a PistoiaLife.it sul proprio conto…
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Un anno abbondante di composizione e registrazioni tutto fatto in autonomia ed intimità per poi raccogliere finalmente le nuove idee in Those Who Read Between The Lines. Il cd è un EP con tre canzoni, ma in realtà è qualcosa di più, sia come lunghezza che come contenuti. Il lavoro è una sorta di concept sulle tre fasi dell’esistenza umana: gioventù, età adulta, vecchiaia…
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Che sia un EP, o che sia un singolo i Lola’s Dead ci regalano un buona mezz’ora di musica in sole tre canzoni. Canzoni che per la loro durata possono spaventare ma che poi si rivelano talmente importanti che il tempo diventa un fattore che passa in secondo piano. Tre track studiate, elaborate e colme, ma di sicuro mai noiose e ripetitive…
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Nel 1930 cantava così Marlene Dietrich nell’ “Angelo Azzurro” di Sternberg. Chissà cosa spinse nel 2002 un gruppo di giovani pistoiesi a chiamarsi come questo affascinante personaggio del cinema tedesco…comunque così fu e nacquero i “Die Fesche Lola”. Sono passati 9 anni e sono cambiate molte cose. Un demo autoprodotto (2004), molti concerti, contest vinti, cambi di formazione…ma soprattutto, una morte. Una morte vissuta però con serenità. Una morte simile ad una rinascita. La morte della sexy Lola e dalle sue ceneri un nuovo nome e un nuovo EP: ”Those Who Read Between the Lines”, uscito il 12 Marzo 2011…
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I pistoiesi Lola’s Dead (ex Die Fesche Lola, la cui formazione è rimasta invariata nel passaggio di progetto artistico) esordiscono con questo Ep a proporci un post rock dalle tinte prog-wave che cerca di spingersi oltre il tempo e lo spazio. Soli tre brani caratterizzati da un lungo minutaggio che lasciano emergere pienamente la personalità e le caratteristiche di un progetto valido, interessante e concettualmente riuscito…
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Anche se il nome poco noto puo’ far pensare a degli esordienti, gli italiani Lola’s Dead hanno quasi 10 anni di esperienza sotto il nome di Die Fesche Lola. Dico questo perché ascoltando l’ep la prima cosa che si nota è l’ottima caratura tecnica degli arrangiamenti, oltre che la capacita’ di modulazione della voce del cantante (nonché chitarrista del gruppo) Alberto Coco. Un altro aspetto che mi ha colpito è l’assenza di uno schema preciso nei pezzi sia in termini di durata che in termine di genere. I Lola’s dead riescono a contaminare e amalgamare il post-rock di partenza con il progressive e la psichedelica…
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Il progetto dei Lola’s Dead nasce nel 2002 con Alberto alla voce, Edoardo al basso, Tommaso alla batteria e Daniel Autobahn alla chitarra. Allora si chiamavano Die fesche Lola (dal titolo di un motivetto tedesco dei primi anni trenta) e ne venne fuori un demo autoprodotto nel 2004 intitolato “Anteprima”. Nello stesso anno entrò a far parte della della band Lorenzo che è rimasto poi come chitarra principale dopo che Daniel abbandonò il progetto. Suonano tra Pistoia, Prato e Firenze e tra il 2006 il 2007 autoproducono L’EP “Lontano…e oltre” che raccoglie i loro migliori brani fino a quel momento. Inizia così a nascere una “nuova Lola”, ovvero le sonorità della band cambiano, iniziano ad avvicinarsi al post-rock ed è il momento di cambiare nome: d’ora in avanti saranno i Lola’s Dead a sottolineare questo cambiamento. Dopo un assidua ricerca di sonorità, ritmi, temi nel 2011 esce questo EP “Those Who Read Between The Lines” completamente realizzato dalla band…
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Diciamo che, solitamente, quando chi suona decide di cambiare genere, cambia persone con cui suonare. Diciamo anche che ci sono le eccezioni a confermare quelle che si usano dire regole e che io stia per parlare di un quartetto che rientra perfettamente nella suddetta eccezione. I Lola’s Dead, infatti, dopo diversi anni di attività sotto il nome Die Fesche Lola (una canzone tedesca che, nonostante sia stata portata al successo da quella gran donna di Marlene Dietrich nei primi anni Trenta, mi richiama un’atmosfera da Oktoberfest in maniera allucinante), hanno cambiato genere e nome mantendo la stessa line up e si sono registrati e autoprodotti un interessante concept EP…
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Scegliete la vostra strada: per chi dice che il rock è morto, allora questo disco lo potreste definire post-rock, per chi crede invece che il rock se ne stia, nell’anonimato in un isola deserta (magari, che ne so, quella di Brando) assieme a Jim Morrison ed al cane di Hendrix, allora troverà in questo ep, un crepuscolare inno al prog-wave dal forte accento misterioso…
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3 pezzi per un Ep incentrato, per dirla con le loro stesse parole “sulla storia della vita di tutti noi, dall’amnio fino alla lapide”. 3 soli brani, tutti sui 10 minuti di durata, ma pregni di elementi, in un continuo alternarsi di atmosfere fra il post rock, l’ecletticità dei Mars Volta e momenti di graniticità sonora puramente stoner. Those Who Read Between The Lines, primo ep dei Lola’s Dead (ex Die Feische Lola, la cui formazione è rimasta invariata nel passaggio di progetto artistico) è questo e molto altro…
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